La tricotillomania, anche conosciuta come disturbo da strappamento dei peli, è un disturbo classificato all’interno dei disturbi ossessivo-compulsivi e comporta un ricorrente e irresistibile bisogno di strappare i capelli, le sopracciglia, le ciglia delle palpebre e i peli del resto del corpo, anche se le aree meno comuni sono quelle pubiche, perianali e ascellari. Lo strappamento dei peli ha come conseguenza l’indebolimento del bulbo e del follicolo pilifero che causerà la mancata ricrescita del pelo. In questi casi ci si può ridurre senza sopracciglia o presentare delle chiazze in testa per l’assenza dei capelli con aree di completa alopecia. Questa conseguenza ha un grande impatto estetico ed emotivo sulla persona, che prova angoscia e può ritirarsi dalle relazioni sociali. In alcuni casi la rimozione dei peli non è così estrema e quindi la persona può nascondere il disturbo.
Come tutte le compulsioni, anche lo strappamento dei peli diventa un bisogno irresistibile al quale la persona difficilmente riesce a sottrarsi o a controllare.
Di solito il disturbo inizia a presentarsi durante la pubertà ed il decorso è cronico.
Nei casi più gravi, e anche più rari, la persona può provare l’irrefrenabile bisogno di strappare i peli o i capelli di altre persona, di strappare i peli di cani o ad altri materiali fibrosi tipo i tappeti.
La tricotillomania può anche manifestarsi insieme ad altri disturbi quali mangiarsi le unghie, stuzzicarsi la pelle e la raccolta della pelle.
Di solito lo strappamento dei peli non avviene in presenza di altre persone, tranne che dei familiari più stretti che possono far notare alla persona l’attenzione particolare che dedica allo strappamento, non riuscendo, chiaramente, ad essere ascoltati.
Tra i fattori di rischio troviamo l’età (10-13 anni che segna l’esordio) e la presenza di un disturbo ossessivo-compulsivo nella persona con tricotillomania o di familiari con tale disturbo e/o depressione. Anche alti livelli di stress possono essere un rischio.
In rari casi la tricotillomania si presenta insieme alla tricobezoari e cioè l’atto di ingerire i peli e i capelli estratti, con la conseguenza di formare dei boli di pelo nello stomaco che possono essere rimossi con un intervento chirurgico.
Ansia. È la causa più comune e frequente della tricotillomania. Anche se i ricercatori non riescono a comprenderne bene il motivo, sembra che tirare i peli o i capelli abbia un effetto rilassante così come mangiarsi le unghie o la pelle intorno ad esse. Anche il lieve dolore che si prova, potrebbe portare a una sensazione di piacere, o quantomeno distoglie dall’ansia.
DOC – Disturbo Ossessivo Compulsivo. È il principale fattore di rischio. Se si soffre di DOC è più probabile sviluppare la tricotillomania.
Autolesionismo. Per alcuni la tricotillomania è una forma di autolesionismo, anche se sembra molto meno probabile come causa o similitudine tra i disturbi. Può sembrare vero nei casi più gravi, ma il dolore provato durante lo strappamento, non può essere paragonato a quello provato con tagli o automutilazioni e il legame tra i due disturbi non è diretto.
Più in generale valgono le stesse riflessioni sulle cause del DOC, e cioè un’incapacità della persona a guardare i propri vissuti emotivi che appaiono eccessivamente carichi e per questo la persona tende a spostare il controllo all’esterno e quindi su qualcosa di più gestibile e più rassicurante.
Tirare o strappare i peli può essere anticipato da alcuni stati emotivi: ansia, noia, stress o agitazione, sono quelli più frequenti. Dopo lo strappamento dei peli la persona si sente più rilassata e sollevata, provando una sensazione di piacere. Tirare soprattutto i capelli può essere un gesto automatico (per esempio mentre si guarda la tv e non ci si rende conto che ci si sta tirando i capelli) oppure consapevole, appunto per ridurre lo stato di tensione, anche se la maggior parte delle persone riferisce un’alternanza di questi comportamenti.
La tricotillomania ha un grande impatto sulla vita della persona e le complicazioni emotive possono riguardare l’angoscia, la vergogna e l’umiliazione. Queste persone di solito soffrono di bassa autostima, condizione che può portare all’isolamento sociale ed evitare tutte le situazioni nuove, anche quelle lavorative.
Se vuoi smettere di strapparti peli e capelli, puoi cercare di mettere i seguenti comportamenti e vedere come reagisci emotivamente a tali cambiamenti.
Consapevolezza. Come ogni disturbo, è importante prendere consapevolezza di quello che hai: prima prenderai consapevolezza del tuo disturbo e prima riuscirai a superarlo. Anche se è difficile, cerca di accettare quello che ti dicono gli altri, soprattutto i familiari più stretti. Se ti dicono che esageri e mostri troppa attenzione allo strappamento dei peli, accogli quello che ti stanno dicendo, ti stanno probabilmente mettendo in guardia da qualcosa che tu al momento ignori.
Imposta dei promemoria che ti ricordano di non strapparti i peli durante l’arco della giornata.
Fai attenzione allo stress. Evita le situazioni che possono metterti ansia e agitazione.
Noia. Stai molto attento ai momenti di noia, perché è lì che si manifesta principalmente l’azione dello strappamento. Quando leggi un libro, guardi la tv, guardi il pc o lo smartphone e sei molto concentrato, ricordati ogni tanto di distogliere l’attenzione e vedere se il tuo comportamento compulsivo è partito automaticamente, e in tal caso interrompilo. In questi casi sarebbe utile tenere le mani sempre impegnate, per esempio giocherella con una penna o un oggetto, compra una pallina anti-stress. Alcuni psicologi consigliano di indossare un cappello così appena la mano si avvicina alla testa te ne accorgerai immediatamente al tatto col tessuto.
Fai sport e attività fisica per tenerti impegnato e abbassare i livelli di stress. Lo sport ha un grandissimo beneficio sull’umore.
Se nonostante i piccoli consigli appena citati continui a tirarti peli e capelli, è il caso di prendere in considerazione l’idea di rivolgerti a uno psicologo. La tricotillomania non è solo una cattiva abitudine, ma un vero e proprio disturbo psichico che necessita di aiuto e trattamento perché, come detto, può essere cronico e aggravarsi con il tempo. Abbiamo visto come gli aspetti emotivi sono essenziali in questo tipo di disturbo, sia come causa che come conseguenza. Le persone affette da tricotillomania e da disturbo ossessivo-compulsivo manifestano un disagio esterno in quanto le emozioni interiori sono difficili da gestire e affrontare. La psicoterapia psicodinamica permette di riflettere sul significato del sintomo e soprattutto a guardare, insieme a un professionista, tutte quelle emozioni che possono confondere e che per questo la persona ha messo a tacere, ma che agiscono a livello inconscio. Il trattamento psicodinamico, permette quindi di dare voce a queste emozioni e pensieri che spesso sono intrusivi e disturbanti accogliendo la complessità della conflittualità interiore.
Dott.ssa Cristina Lo Bue
BIBLIOGRAFIA
FONTI: